02 maggio, 2013

Un uomo giovane della vecchia scuola


Junger Mann und alte Schule

di Nikos Tzermias

Pubblicato in: Svizzera il  28 aprile 2013
Traduzione di Claudia Marruccelli



Mercoledì al volante della propria auto, una sobria famigliare della Fiat, Enrico Letta ha fatto il suo ingresso al Quirinale per ricevere dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano l’incarico di formare il governo. Il neo eletto presidente del Consiglio, che l’autore di questo articolo ha avuto l’occasione di incontrare poche sere fa in una macelleria, dove assolutamente inosservato tra il resto della clientela stava acquistando delle cotolette panate per la famiglia. Gianna Fragonara, sua seconda moglie, da cui ha avuto tre figli, probabilmente era troppo impegnata dal lavoro nel suo ufficio della redazione del “Corriere della Sera”.
In un paese come l’Italia, dove i politici circolano su auto di lusso dotate di lampeggianti blu, scortati dagli agenti di scorta o più spesso seguiti dai portaborse, questo colpisce sicuramente. Un ulteriore particolare degno di nota nella famigerata gerontocrazia italiana, consiste nel fatto che Letta ha solo 46 anni. Il politico, nato a Pisa, non possiede certo l’eloquenza carismatica ne’ l’impetuosità tuttavia misurata del suo collega di partito Matteo Renzi, il 38enne sindaco di Firenze.

Letta qui però non veste i panni di avversario elettorale, ma quelli di colui che deve mettere in piedi un governo formato dalla sinistra, dai centristi e dai luogotenenti di Berlusconi. Si tratta, e l’aspetto non mente, di un uomo relativamente giovane, che dopo l’università con modi garbati, una grande onestà e molto zelo si è fatto strada tra le fila dei democristiani per poi sfociare nel Partito Democratico dove ha rivestito la carica di vicesegretario nazionale. Letta fu voluto soprattutto dall’influente economista e più volte ministro Beniamino Andreatta, che ebbe tra i suo studenti anche l’ex presidente del consiglio e della commissione europea Romano Prodi.
Grazie alla cordata, Letta nel 1998 è stato il più giovane ministro italiano del dopoguerra, con competenze in campo europeo. Dal 1999 fino al 2001 è stato anche ministro per l’industria. Letta da sempre considerato dai compagni di partito uno scettico, possiede anche ottime conoscenze politiche ed economiche in campo internazionale, a partire dalla commissione trilaterale all’istituto Aspen, fino al gruppo Bilderberg. Dal 2006 al 2008 ha ricoperto l’incarico di sottosegretario del premier, di fatto il braccio destro di Prodi, stessa funzione che suo zio Gianni Letta, democristiano di destra, ha svolto da sempre per Berlusconi. Non stupisce il fatto quindi che il Cavaliere abbia approvato la nomina del giovane Letta.



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