10 ottobre, 2012

A Roma non si mangia per strada

Essensverbot in Rom - Kein Picknick mehr in der Altstadt


Pubblicato in Germania il 9 ottobre 2012
Traduzione di Claudia Marruccelli

Effetto Mario Monti? Ironia della sorte, nella caotica Italia ritornano le buone maniere e la disciplina. Roma ha vietato la consumazione di bevande e cibo, o comunque il pranzo a sacco nelle zone monumentali.

 Italia, il paese in cui regna un simpatico caos: i semafori rossi servono a poco, il confuso e movimentato traffico funziona comunque. Un pizzico di ritardo e rifiuti per le strade fanno semplicemente parte del tutto. Questa è l’Italia per molti. Ma in numerose zone, regna già da tempo una certa disciplina di stile teutonico - le regole della buona educazione diventano più rigide. I turisti a Roma rischiano multe salate se mangiano la pizza davanti al Colosseo o a Piazza di Spagna – o almeno se lo fanno seduti.
In Italia la necessità di pulizia e buone maniere si fa sempre più impellente. E questo non dipende dal sempre molto corretto primo ministro Mario Monti, che molti primi cittadini non vedono di buon occhio. In alcune città sono già in vigore pesanti multe per chi getta per terra con noncuranza mozziconi di sigaretta, in ogni caso il divieto di fumo nei ristoranti in Italia è stato istituito prima della Germania. Nelle chiese i visitatori troppo poco vestiti a volte ricevono una specie di sacco da indossare, al fine di entrare coperti in maniera decorosa.
Mesi fa, è iniziata a Roma una campagna per rendere più ordinata la zona intorno al Colosseo. Il comune ha vietato la presenza delle comparse vestite da gladiatori, che si fanno fotografare con i turisti per denaro. Anche le bancarelle di souvenir dovrebbero essere bandite intorno ai sia riuscito del tutto.


Avanzi di spuntini e bevande rovesciate
"Nella zona del centro storico di Roma, dove l'afflusso di turisti, visitatori e cittadini è particolarmente sostenuto, si verificano episodi che sono in contrasto con le più elementari regole di buona creanza", si legge nella dichiarazione del sindaco Giovanni Alemanno. Si tratta del consumo di cibo e bevande sulle gradinate delle piazze, vicino ai monumenti e accanto alle fontane.
Spesso vengono gettati o versati per terra ogni tipo di resti di spuntini e bevande, che possono provocare scivolate o cadute. Il decreto emesso ai primi di ottobre in particolare vieta di mangiare e bere seduti [per strada].
Quindi, quanto meno, è ancora consentito mangiare in piedi, chiariscono i vigili urbani. In primo luogo, le buone maniere richiedono di non mettersi a sgranocchiare uno spuntino davanti a un monumento, e in secondo luogo, se si resta seduti si possono lasciare i rifiuti molto più facilmente. Un impenitente Danese ha già pagato una multa di 50 euro, dice una funzionaria.
Nel Foro Romano, una famiglia dal Perù è seduta sulle resti archeologici, la mamma lecca un gelato. "Siamo entrati con il gelato in mano - nessuno ha detto niente», dice la figlia Maria sorpresa. Nei pressi del tempio di Vesta pochi passi più in là,un paio di signore polacche consumano panini fatti in casa. "Non ci credo", dice una delle due con decisione quando le comunicano del divieto. "Avrebbero dovuto almeno scriverlo da qualche parte".
Nella biglietteria si dice, che il cibo al Foro Romano è sempre stato proibito. Questo vale nei musei di tutto il mondo. Bere è consentito. Così qui e là tra i resti di epoca romana restano abbandonate bottiglie di plastica vuote. A 40 gradi in estate fare una visita turistica di svariate ora senza bevande è quasi impensabile.


Il divieto non vale solo per i turisti
Intorno alle zone turistiche si vendono a bizzeffe panini e coca cola, nonché pizza e gelato da passeggio. "Sarebbe meglio agire contro gli abusivi", si lamenta un’ambulante. "Io pago le tasse - e quelli non sono nemmeno registrati." La lotta contro i venditori ambulanti ovviamente non dà alcun segno tangibile di successo.
Anche a Piazza San Pietro il cibo non è visto di buon occhio. Lì però ci sono regole diverse, perché siamo nello Stato del Vaticano. Ma alla fine, si tratta di un luogo religioso, dice un funzionario di polizia. Chi non sono in grado di resistere alla fame, dovrebbe almeno andare sotto i portici che circondano la piazza.
Anche se l’ordinanza del divieto di cibo e bevande non è nuova, sta causando scalpore nella Città Eterna. Si sarebbe dovuto rinnovare il divieto scaduto con qualcosa di più drastico. Tale divieto si applica non solo ai turisti. "Mi hanno già fermato due anni fa", ha detto un’assistente turistica. Aveva mangiato un panino a Piazza Navona, nei pressi al suo posto di lavoro. In piedi, in realtà è consentito. "Mi sono sentita male, era la mia pausa pranzo."

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