16 luglio, 2013

La Mafia nel piatto

Italien protestiert gegen "Mafia-Speisen" in Wien


Pubblicato in Austria l'8 giugno 2013
Traduzione di Claudia Marruccelli




L’ambasciata italiana a Vienna ha presentato le sue rimostranze contro il locale viennese “Don Panino”, che propone portate e panini dedicati a diversi mafiosi ed eroi antimafia. Su disposizione del Ministro per gli Affari Esteri Emma Bonino, Sergio Pagano, un incaricato dell’ambasciata italiana a Vienna, in una lettera alle autorità austriache, sottolinea che l’utilizzo dei nomi delle vittime della mafia per scopi di marketing, non solo è “sgradevole, ma anche offensivo” nei confronti di tutte quelle persone che si impegnano quotidianamente nella lotta contro la mafia. Osservazioni ironiche rivolte a vittime illustri nella lotta a Cosa Nostra, come il procuratore Giovanni Falcone e l’attivista antimafia Peppino Impastato, sono inaccettabili e hanno sollevato “forti reazioni negative” nell’opinione pubblica italiana, così come nella comunità italiana di Vienna, ha riferito il Ministero degli Affari Esteri a Roma.

Raccolta firme

La pagina FaceBook “Italiani a Vienna” ha recentemente lanciato una petizione che ha raccolto finora 968 firme, in cui si fa richiesta al locale di modificare i nomi delle portate del suo menu. L’ideatore della campagna, Paolo Federico che vive a Vienna, ha chiesto maggior rispetto per le vittime della mafia. Secondo l’ANSA Federico ha sottolineato che “Non si può usare la mafia per scopi di marketing”, aggiungendo che a Vienna ultimamente sono state inaugurate diverse pizzerie dai nomi che fanno esplicito riferimento alla mafia, tipo “Mafiosi”, “Camorra” e “Al Capone”. “Ci auguriamo che altri geniali imprenditori italiani o austriaci riflettano e agiscano diversamente. Dobbiamo evitare che il concetto di mafia venga utilizzato come marchio e come pubblicità”, così ha dichiarato Federico. L’emittente radiofonica siciliana fondata da Impastato “100 Passi”, che porta avanti impegnative campagne antimafia, ha lanciato una petizione indirizzata al Ministero degli Affari Esteri contro “Don Panino”, 7.300 firme raccolte negli ultimi giorni sulla pagina Web “change.org”. Numerosi commercianti, vittime di estorsione in Sicilia, hanno firmato la petizione. “Un posto così dovrebbe chiudere immediatamente,” ha protestato Nicoletta Scimeca, membro di un’associazione di commercianti impegnati nella lotta contro alla mafia.

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