16 maggio, 2012

Primi segnali nella diatriba fiscale con l'Italia

Erste Zuckungen im Steuerstreit in Italien


Pubblicato in Svizzera il 01.05.2012
Traduzione di Claudia Marruccelli per Italia Dall'estero

Frontiera Italo-Svizzera
Dalla scorsa estate Bellinzona non versa più all’Italia le ritenute d’acconto, così facendo il governo regionale del Canton Ticino fa pressioni su Berna e Roma. Pare però che ora qualcosa si stia muovendo nei dialoghi interrotti fino a pochi giorni fa. Il  governo Monti sembra disposto a negoziare a determinate condizioni.

Il Ticino ha sospeso gli accordi unilateralmente, ha dichiarato Monti all’ANSA lunedì sera.
Nell’ambito dei dibattiti per un accordo, sul tipo di quello concluso dalla Svizzera con Germania e Gran Bretagna, la Svizzera vuole riprendere le trattative con Roma per rivedere il sistema della doppia imposizione.
Va ricordato, tuttavia, ha detto Monti,  che il Ticino ha sospeso unilateralmente l’attuazione dell’accordo sui frontalieri italo-elvetici. Il Ticino in questo modo vìola due accordi internazionali - quello sui frontalieri e quello sulla doppia imposizione.
Se la Svizzera vuole riprendere i negoziati, è condizione imprescindibile  che vengano rispettati gli accordi già in vigore.
Dogana per i frontalieri italiani

Fondi congelati
L'estate scorsa il governo ticinese aveva deciso di congelare i fondi provenienti dalla ritenuta d’acconto prelevati ai frontalieri e ha sospeso il versamento all’ Italia. Il denaro resterà bloccato fino alla rinegoziazione dell'accordo sulla doppia tassazione tra  Berna e Roma .
In caso di fallimento delle trattative, i ticinesi pretendono che il governo federale versi la differenza tra i tassi d’interesse di Italia e Austria.
Nel mese di marzo il Consiglio nazionale ha tacitamente approvato una iniziativa cantonale equivalente con cui chiede che l'Italia in futuro riceva meno soldi dalla ritenuta alla fonte applicata ai frontalieri italiani. Il tasso di interesse in favore dell’ Italia dovrebbe essere ridotto dal 38,8 al 12,5 per cento.
Ora se ne dovrà occupare di nuovo la Camera Alta, che lo scorso autunno aveva respinto l'iniziativa allineandosi con le decisioni del Consiglio federale.

Moduli per la dichiarazione dell'Imposta alla Fonte

La domanda di rinegoziazione
La reazione dal Ticino alla richiesta di Monti non si è fatta attendere: la Svizzera deve essere cancellata dalla "lista nera" dei paradisi fiscali, ha detto che il Consigliere di Stato ticinese Marco Borradori alla radio locale "Radio3i". Inoltre l'aliquota per i frontalieri deve essere rinegoziata.
A Berna la Segreteria di Stato per gli Affari Internazionali  ha confermato soltanto che ci sono stati contatti tra la Svizzera e le autorità italiane.

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