06 maggio, 2012

Un “demagogo” crea scompiglio in politica


Ein „Demagoge“ wirbelt Politik durcheinander

Pubblicato in Germania il 29.04.2012
Traduzione di Claudia Marruccelli per Italia Dall'Estero 
Pubblicata su Reset Radio


Mario Monti costringe a drastici risparmi gli italiani, già duramente gravati da imposte e balzelli.

Mentre l'ex commissario UE é insediato al governo senza essere stato eletto, bensí inserito dal presidente Giorgio Napolitano per salvare il paese, il Parlamento è ancora formato dai vecchi partiti come all’epoca del predecessore di Monti, Silvio Berlusconi. Il panorama politico si trova in una grave situazione di stallo, mentre uno scandalo per frode e clientelismo sta facendo tremare la Lega Nord, partito di destra.

Ad un anno dalle elezioni politiche, è ancora una volta un noto comico a creare scompiglio nella confusa situazione politica:  Beppe Grillo, 63 anni, nato a Savignone in provincia di Genova, cavalca l’onda anti-politica lanciando slogan populistici contro "quelli di Roma". Il governo dovrebbe rinunciare all’euro e smettere di pagare quella montagna di debiti, annuncia con aria di sfida il leader di un “certo movimento politico". Molti italiani pensano, infatti, che le drastiche misure di austerità e il disagio sociale siano causati dalla casta dei politici. Libro accesso alla "democrazia su Internet" ed ecologia sono altri punti salienti delle proposte del movimento, che assomiglia più a quello dei Pirati [movimento di protesta antipolitico presente in Austria e Germania, ndt].



In due turni - il primo dei quali il 6/7 Maggio - più di nove milioni di italiani saranno chiamati ad eleggere i nuovi consigli comunali. Questo significa che un elettore su cinque andrà a votare in 1000 comuni, tra cui Genova, Parma, Verona e Palermo.  Ma i tempi sono cambiati. Per esempio, la questione non è più se il controverso magnate dei media e miliardario Silvio Berlusconi perderà  o meno una delle due sue roccaforti. Si è dimesso da capo del governo, anche se ha ripreso a partecipare attivamente in politica.

Il fatto che i politici a Roma facciano parlare molto di sé in queste settimane, prendendo in considerazione nuovi nomi o nuove formazioni di partito, e si muovano con particolare nervosismo, sembrerebbe aver poco a che fare con le elezioni amministrative indette per le elezioni dei sindaci. La campagna per le primarie parlamentari che avranno luogo nel 2013 è già iniziata; qualcuno pensa anche in maniera palese a nuove elezioni già nel prossimo autunno, dato che il piano di austerità di Monti  richiede sacrifici senza una dinamica di crescita in tempi di recessione.


Emerso alla ribalta mediatica il "Re dell’anti-politica" (come "La Stampa" definisce Grillo), già amato e odiato in precedenza perchè avversario di Berlusconi, si rivolge con enfasi agli italiani stanchi della politica. "Non esistono veri leader politici, ma idioti e dilettanti", grida Beppe Grillo ai simpatizzanti e aderenti del suo "Movimento 5 stelle”, riferendosi ai leader dei partiti al governo.

Anche simili espressioni dell’abile comico e blogger sono particolarmente apprezzate dai fan di Grillo. "Adesso non rappresentiamo certamente il terzo o quarto partito, ma siamo in Italia il primo movimento popolare." Lo ripete più e più volte, inveisce contro il Parlamento fatto di politici "immorali e mafiosi", denuncia la dipendenza del paese dalla Banca Centrale Europea e dalle agenzie di rating.  Grillo, già presente in molte amministrazioni locali, si spinge oltre con attacchi populistici,  tanto che anche Napolitano è dovuto intervenire contro certi "demagoghi". Come molti, egli è preoccupato che un "anti-partito" si faccia strada verso il governo a Roma.

Finora questo non reca danno alla popolarità di Grillo, mentre gli elettori sembrano fuggire in massa dalla Lega Nord, partito ex alleato di Berlusconi ora colpito dagli scandali. Il movimento di Grillo, secondo un recente sondaggio, raccoglie quasi l’otto per cento dei consensi; la Lega invece si è ridotta ad un sette per cento. Se oggi si andasse al voto, il Partito Democratico potrebbe irrobustirsi di fronte al PdL di Berlusconi che sta riprendendo slancio.

Nel centro politico si sta formando un nuovo partito; anche nelle file di Berlusconi si è alla ricerca di un rinnovamento; coalizioni e alleanze tra partiti sono al centro delle discussioni, perché nessuno sa veramente cosa accadrà all'Italia e ai suoi tecnocrati. Monti resisterà fino alle elezioni politiche nella primavera del 2013? E il "salvatore d'Italia" vuole forse essere rieletto Primo Ministro?

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