04 marzo, 2012

Bruxelles bacchetta nuovamente l'Italia per i rifiuti

Italien bekommt das Müllproblem nicht in der Griff
L'Italia non riesce a risolvere il problema spazzatura

di Bettina Gabbe
Traduzione di Claudia Marruccelli

Nonostante siano passati alcuni anni dall’adozione della normativa comunitaria sulla gestione dei rifiuti, l’Italia è di nuovo sommersa dalla spazzatura. Bruxelles perciò ha ammonito il governo italiano.

A seguito della recente visita effettuata da un team di esperti inviati da Bruxelles, la Commissione europea ha richiamato all’ordine l’Italia per smaltimento illegale di rifiuti. Dopo più di dieci anni dalla promulgazione nel 1999 della legislazione UE delle attuali norme vigenti in materia, circa 100 discariche non risultano in regola.
Gli esperti in materia di smaltimento rifiuti inviati da Bruxellles hanno rilevato infrazioni non solo nel sud sottosviluppato, ma in 14 delle 20 regioni italiane a partire dalle Alpi, in Lombardia, fino alla punta dello stivale in Calabria. Sulla base dei rilevamenti della Commissione europea in tre discariche sono stati trovati anche rifiuti tossici. Il cartellino rosso di Bruxelles rimanda allo scandalo dei rifiuti industriali che sono finiti non lontano da Napoli, dove hanno inquinato rigogliosi terreni coltivati a frutteti. I rifiuti tossici attualmente sono una parte economicamente significativa delle entrate della mafia italiana. Accese proteste da parte dei residenti accolgono di volta in volta le nuove discariche previste.

Dopo la denuncia di Bruxelles l’Italia ora avrà due mesi di tempo per prendere posizione in merito. In caso contrario il secondo passo della Commissione sarà la formulazione “con parere motivato” della procedura di infrazione di fronte alla Corte di giustizia europea.
L’Italia già in passato aveva già compiuto degli sforzi con Bruxelles per negoziare una soluzione sulla questione dello smaltimento dei rifiuti. Il ministro dell’Ambiente Corrado Clini considera la recente pressione da parte della Commissione UE più una sfida che una minaccia. Bruxelles sollecita con la sua ammonizione dopo le parole di Clini una creazione più rapida di nuovi impianti per il trattamento dei rifiuti, in Italia ancora poco diffusi e l’utilizzo degli stessi nella produzione dell’energia elettrica. “ In alcune regioni vengono continuamente rimandati interventi decisivi riguardanti un trattamento intelligente ed ecologico della spazzatura”, ha ammesso per altro il ministro del governo Monti. Il governatore della provincia di Napoli, Luigi Cesaro, si consola dicendo: “Le questioni ambientali con i rifiuti non sono un problema che riguarda strettamente la zona di Napoli”.


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