06 marzo, 2012

Ade Lucio

di Iris Bonavida
Traduzione di Claudia Marruccelli


Il cantautore Dalla, per decenni icona della scena musicale italiana, è morto durante una tournée in Svizzera a pochi giorni dal suo 69° compleanno. Sarebbe dovuto venire a Vienna il 19 marzo.
Funerali di Lucio Dalla
 “Caro amico ti scrivo, così mi distraggo un po’. E siccome sei molto lontano, più forte ti scriverò”. Sono i primi due versi di uno dei brani più famosi del cantante italiano Lucio Dalla che probabilmente avrebbe eseguito anche al suo concerto del 19 marzo nel Konzerthaus di Vienna. Centinaia di fan e amici hanno dedicato a Dalla queste poche righe giovedì, quando è stata diffusa la notizia della sua morte improvvisa.

"E 'un momento molto triste, e non desidero parlarne con nessuno", ha dichiarato tramite il suo portavoce il cantautore Francesco De Gregori da anni collega di Dalla. Il presidente italiano, Giorgio Napolitano, dice addio a Dalla con queste parole:"Era un cantautore dalla voce potente e unica, che ha contribuito a diffondere la canzone italiana in tutto il mondo." Nicoletta Mantovani, vedova del famoso tenore Luciano Pavarotti, che ha partecipato spesso con Dalla alla manifestazione del "Pavarotti & Friends", è "senza parole", "Lucio era un grande amico di Luciano, un grande artista e una persona molto sensibile. Nei momenti difficili dopo la morte di Luciano, mi è stato molto vicino", dice Mantovani.


Per quarant’anni, Dalla aveva dominato la scena musicale italiana. Egli era noto per i suoi testi poetici e controcorrente, in cui aleggiava sempre una vena un po’ malinconica, tipica dei cantautori italiani, con alcune escursioni nel mondo fatuo della musica popolare.


Dalla era impegnato nelle ultime settimane in un tour internazionale che si sarebbe concluso il 30 marzo a Berlino. Ha presentato il suo CD "Questo è amore". Il suo ultimo concerto si è tenuto Mercoledì sera a Montreux, in Svizzera - senza segni di stanchezza. Stava bene, dice la sua assistente, Michela Mondella, è rimasto soddisfatto della riuscita della serata. Giovedì mattina ha fatto colazione e fatto ancora qualche telefonata. Poi ha avuto un infarto, così all’improvviso, senza alcun preavviso. Poco prima del suo 69 compleanno, il quattro marzo.

Dalla suona per il Papa
Da musicista jazz a cantautore 

La carriera di Dalla è iniziata a Bologna, sua città natale, nel 1960, suonando il clarinetto in una Jazzband. La sua vera passione però era cantare e comporre. Così divenne "Cantautore". Il primo grande successo fu nel 1970 la canzone “Occhi di ragazza”. Seguono diverse apparizioni a "San Remo", probabilmente il concorso musicale più famoso d'Italia. Il suo più grande successo, probabilmente però resterà "Caruso", un omaggio al cantante lirico Enrico Caruso, brano eseguito anche da decine di artisti, tra cui il famoso tenore Pavarotti. All’estero Dalla era noto tra le altre cose, per l'elaborazione dell'opera "Tosca" di Puccini con cui ha debuttato nel 2003 a Roma, con i costumi di scena disegnati da Giorgio Armani.


La sua ultima apparizione pubblica in Italia è stata a "Sanremo" - ma non come cantante. Ha diretto l'orchestra nell’esecuzione della canzone "Nani", che aveva scritto e che è stata interpretata da un giovane cantante esordiente. In piedi sul podio, con un leggero sorriso, si è congedato così in modo del tutto inconsapevole da una nazione che ora lo osanna come un pezzo di storia della musica.

Articolo in lingua originale
Collaborazione storica tra De Gregori e Dalla

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