Dimissioni di un uomo che predica odio
Testata: Taz
Data di pubblicazione :06/04/2012
Traduzione di Claudia Marruccelli per italiadallestero.info e Il Fatto Quotidiano
Articolo originale di: Michael Braun
Bossi se ne va, la Lega Nord purtroppo resta
Umberto Bossi e Silvio Berlusconi |
Manifesto di propaganda xenofoba della Lega Nord |
Ora però è evidente che anche il partner minore della coppia della destra populista si allinea ai predecessori che ha così tanto biasimato. La stessa Lega Nord, che si è comportata come un’associazione di inflessibili bacchettoni, ha - così si legge nelle indagini dei procuratori - considerato lo Stato come un self-service. Ancora peggio di come avveniva tempo fa, nel partito di Bossi si sono instaurate abitudini feudali, la moglie, i figli, oltre che gli incoscienti consiglieri, hanno influenzato i destini del partito, e persino del paese.
Peggio ancora: durante il governo della Lega e del suo alleato Berlusconi si sono oltrepassati limiti che altrove in Europa resistono ancora. Gli insulti pubblici, spesso volgari, rivolti all’opposizione politica, le oscene offese rivolte a interi gruppi di persone come gli immigrati o i gay e le lesbiche - sono diventati anch’essi socialmente accettati, soprattutto grazie alla Bossi.
E socialmente accettata è diventata così un’azione di governo che alimentata dai populisti di destra ha causato un acceso risentimento verso la politica spicciola.
Manifesto do propaganda xenofoba della Lega Nord |
Umberto Bossi con il figlio Renzo detto il "Trota" (die Forelle) |
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