24 settembre, 2012

Berlusconi vuole monopolizzare l’opinione pubblica

Berlusconi will das
Meinungsmonopol

di Katharina Kort
Pubblicato in Germania il 16 settembre
Traduzione di Claudia Marruccelli per Italia Dall'Estero

Mediaset, di proprietà di Berlusconi vuole comprare l’ultima emittente televisiva politicamente indipendente in Italia. I dipendenti protestano e l’indignazione è alta.


In Italia, Silvio Berlusconi crea nuovo fermento. Questa volta non si tratta di scandali a sfondo sessuale o di un ritorno politico, ma della sua società televisiva Mediaset, che vuole espandere il proprio potere. Com’è stato annunciato durante il fine settimana, la Fininvest, holding della famiglia Berlusconi che controlla una serie di canali televisivi, sta programmando un’offerta pubblica di acquisto per le attività televisive di Telecom Italia.
In tal modo Mediaset potrebbe inglobare l’unica emittente televisiva politicamente indipendente, La7. Finora in Italia le principali emittenti pubbliche sono, assieme alla Rai, o nelle mani dello Stato o di proprietà di Mediaset. Fa da contraltare il mercato satellitare dominato da Rupert Murdoch con Sky. Solo La7 e MTV appartengono a Telecom Italia. Ma l’amministratore delegato Franco Bernabè ha intenzione di fare cassa, mettendo in vendita il settore televisivo di Telecom Italia, a cui tra l’altro, oltre a La7 e MTV, appartengono alcuni cinema multisala.


Il valore dell’emittente, già indebitata per 200 milioni di euro, è stimato tra 450 e 500 milioni di euro. Le parti interessate potranno presentare le proprie offerte entro il 24 Settembre.
Tra i potenziali acquirenti c’è anche il gestore di telefonia mobile 3 Italia, che fa parte della multinazionale cinese Hutchison Whampoa. Gli osservatori ritengono possibile anche un’alleanza tra 3 Italia e Mediaset. Altre parti interessate potrebbero essere Clessidra e altre finanziarie a carattere privato.
La7 negli ultimi anni è riuscita a guadagnarsi una significativa fetta di mercato. Con più del quattro per cento di share, l’emittente televisiva resta purtroppo una protagonista minore, mentre la tendenza è in crescita. Lo stesso vale per la quota d’incassi pubblicitari, che attualmente si attesta sul tre per cento.
L’emittente annovera tra i suoi moderatori una serie di grandi nomi provenienti dalla Rai e da Mediaset, tra cui Lilli Gruber ed Enrico Mentana, che sono a favore soprattutto per l’indipendenza della piccola emittente, in cui né l’attuale governo né Silvio Berlusconi possono interferire. Mentana ha già annunciato le sue dimissioni, se Berlusconi dovesse prendere il controllo. Anche altri colleghi chiedono l’intervento del garante per la concorrenza, allo scopo di impedire l’ingresso dell’ex primo ministro e potente imprenditore dei media.


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