13 settembre, 2012

Monti ... a cavallo


Signor Monti sieht sich im Glück

di Tilmann Kleinjung
Pubblicato in Germania il 29 agosto 2012
Traduzione di Claudia Marruccelli per Italia Dall'Estero

Oggi arriva a Berlino il Presidente del Consiglio italiano Monti. Nel suo paese la situazione è nettamente migliorata, così dichiara convinto: si vede già la fine della crisi. Ma gli italiani la pensano diversamente: soffrono per la crescente disoccupazione, le misure di austerità e l’aumento delle tasse.




Fine del primo tempo per Mario MontiSe si considera che il suo governo dovrebbe durare fino alle prossime elezioni, nella privamera del 2013 alla primavera del 2013, sua scadenza naturale, allora il premier italiano ha percorso metà di un cammino difficile lungo il quale ha intenzione di tirare fuori dalla crisi il suo paese. Mario Monti dice di vedere la luce in fondo al tunnel. Molti sono i segnali che indicano che la fine della crisi si sta avvicinando: “Stiamo uscendo da una sofferta fase di crisi sociale ed economica”. Ma la maggior parte degli italiani la vede in maniera diversa. Ogni mese c’è un nuovo record nelle percentuali dei disoccupati. Le aziende licenziano invece di assumere. E lo stato pensa a sanare il proprio bilancio a costo di dolorosi tagli al Welfare e gravosi aumenti fiscali. “Il cittadino normale risparmia, perché è costretto a farlo” si lamenta Graziella da Roma. Le tasse sono aumentate in maniera spropositata, le famiglie devono assolutamente fare attenzione a quello che spendono. “E così pagano sempre le classi sociali più basse”, dice.


Verso un disavanzo pubblico in conformità al trattato di MaastrichtNaturalmente Monti non vuole subire questa impressione [negativa] e nella sua lotta alla crisi economica chiede l’appoggio della Guardia di Finanza. In tutto il paese continuano con successo controlli a tappeto per snidare presunti evasori fiscali: finora con questo sistema sono affluiti nelle casse dello stato dieci miliardi di euro, consentendo così al governo di abbassare il deficit statale, per la prima volta nel 2012, dopo molto tempo, al 2 per cento, uniformandolo ai criteri di Maastricht. Ma secondo Alessandro di Lellis, del Messaggero, questi criteri non bastano. “Se ci limitiamo solo ai criteri di Maastricht, ci ridurremo alla fame” scrive. “Dobbiamo fare quello che è nelle nostre possibilità: non saremo i primi, ma i secondi, o i terzi, dopo la Francia e la Germania. Ma possiamo essere i più veloci, nel programmare il futuro, nel contare sulle tecnologie. E in questo senso in Italia ci sono gravi lacune”. Anche quest’anno la performance economica continuerà ad abbassarsi, secondo le previsioni dell’agenzia di rating Fitch, fino ad arrivare all’1.9 per cento. Pertanto Monti nella seconda parte del suo mandato deve promuovere la crescita, mettere in moto il mercato del lavoro e introdurre incentivi.

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Pillola amara dopo l’era BerlusconiLa maggior parte degli italiani ha ancora fiducia in lui nonostante le dure e impopolari misure di austerità. Monti è come una cattiva medicina da mandare giù dopo la lunga era Berlusconi . Ma secondo un’indagine dell’Università di Pisa, alla domanda “Voterebbe nuovamente quest’uomo”, due terzi degli italiani hanno risposto di no. Il marito di Graziella dice che “alcune decisioni politiche prese da Monti sono certamente impopolari, “Ma occorre anche dire che non sappiamo se ha già fatto tutto quello che aveva programmato. Perché? Anche se Silvio Berlusconi e la sua cricca non sono più al governo, siedono comunque ancora in parlamento”. Perciò Giorgio e Graziella pensano che le voci che vogliono Berlusconi nuovamente in corsa al governo, siano piuttosto una battuta di pessimo gusto. Allora molto meglio Monti. E Berlusconi? “Lo volete voi? Ve lo regaliamo” dicono.

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