06 settembre, 2012

L’ombra della Guardia di Finanza Italiana sull’Engadina


Schatten der Guardia di Finanza über dem Engadin

di Oswald Iten
Pubblicato in Svizzera il 30 agosto 2012
Tradotto da Claudia Marruccelli per Italia dall'Estero
La prima edizione di “Passione Engadina”, [manifestazione dedicata alle] automobili italiane d’epoca, ha suscitato l’entusiasmo di tutti i partecipanti, anche se mancava qualcuno. L’Engadina ha registrato meno ospiti del sud [del previsto], frenati dalle vessazioni del fisco.



Per sfuggire alla calura estiva di casa propria e alla folla di turisti, molti italiani vengono volentieri nella fresca Engadina, dove, ospiti degli alberghi o nelle proprie case di villeggiatura, sperano di trascorrere giorni spensierati - come ha fatto il premier italiano Mario Monti, ospite anche quest’anno di Silvaplana. Altri arrivano qui a bordo delle loro belle macchine [in italiano nel testo ndt] per incontrarsi con altri appassionati di auto d’epoca. L’Engadina ospita già numerosi rally, come ad esempio il British Classic Car Meeting.
L’imprenditore pubblicitario ticinese Paolo Spalluto, di origini milanesi ma ora cittadino svizzero, ha preso spunto da questo evento, quando ha pensato di organizzare un raduno di spicco per i possessori di auto italiane d’epoca. In fin dei conti gli estimatori delle auto antiche sono tutti d’accordo nel dire che non c’è altra nazione al modo che produca auto più belle e prestigiose dell’Italia. Le eleganti e veloci quattro ruote sono strettamente legate alla italianità [in italiano nel testo ndt], a quella sensibilità per la cultura tutta italiana, che è simbolo indiscusso del saper vivere. E così Spalluto ha attirato l’interesse degli appassionati di auto e degli sponsor dal mondo del lusso e del buon gusto, inaugurando lo scorso fine settimana la sua “Passione Engadina”.

Una bufala dal parcheggio
In verità il programma prevedeva la selezione, tra i molti iscritti alla Passione, di ottanta partecipanti. Tuttavia una buona metà si è tirata indietro. A smorzare gli entusiasmi sono stati gli ispettori del fisco, che hanno preso di mira i proprietari di auto di lusso a Cortina d’Ampezzo. Dopo di che, da Saint Moritz circolava voce che erano stati arrestati degli agenti della Guardia di Finanza, che avevano annotato i numeri di targa delle auto italiane parcheggiate. Abbiamo però verificato presso le autorità e la polizia cantonale che si trattava solo di una bufala.
Tuttavia è assolutamente vero che sono stati intensificati alla frontiera [svizzera] i controlli sulle auto di lusso e i loro conducenti, fino ad arrivare alla perquisizione delle borsette delle signore. Questa combinazione tra vessazioni e cattiva situazione economica in Italia, ha spinto molti habitué a rinunciare quest’anno alle loro amate ferie in Engadina. Il settore del turismo soffre per un calo di almeno un quinto dei tradizionali visitatori italiani. Osservatori parlano già anche di una diminuzione dei prezzi di certi immobili.
Quegli italiani, che tuttavia si sono messi in viaggio con la loro auto preferita, hanno tentato, anche se in maniera diversa, di riconoscere l’assoluta comprensione degli ispettori fiscali. Un imprenditore di un’azienda internazionale produttrice di pneumatici ha detto che alla fine ha dovuto comunque pagare tasse salate, perchè molti altri l’hanno scampata.
Il manager romano ci ha invitato a fare un giro con lui sulla sua Ferrari 330 GT/2. L’automobile del 1968 firmata Pininfarina emana sempre un’eleganza senza pari. E come corre, con i suoi 12 cilindri. Il pilota sprizzava felicità da tutti i pori, mentre correva con il suo purosangue su per i passi di Forno, Flüela e Albula. Facevano parte del gruppo una fila di belle Maserati e rare Alfa Romeo. Il rally è stato vinto da una rarissima Alfa 2500 SS del 1949, che si è cappottata per un piccolo incidente subito dopo aver passato il traguardo.


Il vincitore è un emigrato

Ala Giuria che doveva assegnare i premi del Concorso d’Eleganza, non è riuscito difficile decidere a chi destinare il premio per la categoria auto costruite fino al 1949 che è stato assegnato ad una Limousine Alfa Romeo 6 C2500 Turismo grigio topo. Tra le auto costruite tra il 1950 e il 1975, l’Alfa Romeo Giulia TZ dalle forme futuristiche ha dovuto inchinarsi di fronte all’eleganza sobria della Lancia Aurelia Cabriolet B24s blu scuro guidata tra l’altro da padre e figlia emigrati 15 anni fa da Milano nel Ticino. Tra le vetture di più recente costruzione è stata la Ferrari 288 GTO a portarsi a casa il riconoscimento più ambito. Il pubblico ha potuto ammirare anche la Ferrari F40 GTO di Clay Regazzoni, adattata, con i comandi al volante, alla guida per paraplegici. Il Museo Panini ha portato in concorso una rara Maserati Birdcage Pininfarina, realizzata dall’omonima casa automobilistica nel 2006. Poter ammirare queste due auto una accanto all’altra è il coronamento di un sogno per Paolo Spalluto.
Premiata da un tempo splendido, la prima edizione di Passione Engadina è stata anche intrisa di un pizzico di malinconia. La sfilata ricca di eleganza e classe ha rievocato il periodo in cui l’Italia beneficiava dell’aura di quinta potenza economica mondiale. Per esempio la Lancia, che godeva di un’ottima reputazione come casa costruttrice di auto sportive, oggi ha perso in prestigio, e il marchio è ridotto solo a un semplice autoadesivo sui modelli Chrysler. E all’Alfa Romeo resta solo la speranza di lasciare il Gruppo Fiat e atterrare tra le braccia salvatrici della VW, questa è la triste opinione dei partecipanti. Nonostante le avversità della realtà italiana odierna, l’organizzatore Paolo Spalluto e molti partecipanti hanno assicurato che Passione Engadina verrà inserita tra le manifestazioni annuali del buon gusto alpino.

1 commento:

  1. Con tutta la crisi che c'è, invece di incentivare i consumi, almeno per chi può, questi imbecilli fanno terrorismo mediatico, spingendo a starsene a casa! Ma per fare tutti questi controlli è necessario scendere per le strade in maniera così plateale? OPPURE NON è SUFFICIENTE, INSERIRE DEI DATI IN COMPUTER e scoprire vita opera e miracoli dei possessori di auto di lusso?
    Deficienti!

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