Sommerliche Harmonie statt deutlicher Worte
Traduzione di Claudia Marruccelli per„Finora c’è stata sempre una forte intesa con Mario Monti”: Dopo il burrascoso vertice di Bruxelles, Angela Merkel e il primo ministro italiano Mario Monti a Roma hanno ostentato una armonia più che cordiale. Contemporaneamente però Monti ha brutte notizie: quest’anno dovrà affrontare il deficit più alto registrato finora in Italia.
Angela Merkel ad ogni modo, rispondendo alla domanda postale a Roma, se sia preoccupata per chi succederà al primo ministro Mario Monti nella primavera 2013, ha tenuto a precisare che sono chiaramente le prossime elezioni nel suo paese, che le stanno più a cuore. Adesso quello che conta davvero è ogni singolo giorno nella crisi dell’euro“ ed è per questo che oggi ci stiamo dando così da fare”, e che spera di continuare a lavorare ancora a lungo con Monti.
Nessuna traccia dei dissapori di mercoledì pomeriggio, quando la Merkel e Monti si sono incontrati per la prima volta dopo il burrascoso vertice europeo di Bruxelles di venerdì scorso. Entrambi hanno sempre dimostrato buona intesa ed ora l’atmosfera pare proprio essere ritornata nuovamente cordiale già dalla prima stretta di mano durante l’ascolto della banda dei granatieri e delle cicale nel parco di Villa Madama. Continuare a lottare insieme per l’Europa, questo è il principale messaggio che hanno voluto lasciar trasparire.
Le consultazioni tra i due rappresentanti dei governi italiano e tedesco hanno avuto luogo nel pittoresco scenario del palazzo rinascimentale, ma è ancora da vedere se la Merkel dopo le concessioni fatte con riluttanza sul fondo salvastati europeo e sugli aiuti diretti alle banche vada considerata una semi-vincitrice o una semi-perdente. Su questo fronte Monti può essere considerato davvero il vincitore della maratona nelle trattative tra i capi di governo europei. Inoltre il problema è anche quali saranno i dettagli delle decisioni prese a Bruxelles – visto che né la Merkel né Monti hanno voluto rilasciare dichiarazioni in merito.
Per questo non vogliono assolutamente dare l’ impressione che la posizione di Monti nelle trattative al vertice di Bruxelles sia stata particolarmente difficile. La consuetudine europea è che ognuno guardi ai propri interessi, dice la Merkel, ma questo avviene in modo partecipe e alla fine le decisioni devono essere votate all’unanimità. “Finora c’è sempre stata una forte unità di intenti con Monti” che sa bene che entrambi [i premier ] sono a favore di un’economia di mercato sociale concorrenziale e che ora si tratta di rendere più competitiva l’Europa con le misure di crescita adottate.
Alla critica del presunto egoismo della Germania, la Merkel risponde sottolineando quanto i due paesi siano legati economicamente e che anche in Germania la situazione diventa critica se i nostri vicini europei sono in difficoltà”. Questo è un ulteriore argomento a favore delle sue concessioni sullo scudo dell’ESM per sostenere l’emissione degli eurobonds. Monti che si è dato da fare a Bruxelles in questa direzione, sottolinea che sosterrà interventi simili per gli stati che hanno programmato misure di austerità e riforme strutturali. Ecco perché sta tentando di far valere le sue ragioni: le misure per il risparmio che ha imposto e la riforma del mercato del lavoro approvata la settimana scorsa.
Sono previsti per la prossima settimana nuovi tagli che faranno confluire nelle casse dello stato fino a 8 miliardi di euro. Tra l’altro si parla di licenziamenti del 10 per cento del personale del pubblico impiego. Il reindebitamento non dovrà superare nel 2013 lo 0.6 per cento e conta di ridurre il deficit pubblico al 2 per cento entro quest’anno. La previsione attuale si attesta sull’1.3 per cento. Anche in Germania si diffonde il malcontento sul rigore delle riforme necessarie per salvaguardare il futuro, e stando alle parole della Merkel, questo dovrebbe essere di conforto. Ne varrà la pena, “l’effetto positivo si percepirà anche in Italia” e durerà più di un mese.
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