17 luglio, 2012

Candidatura di un incubo

Kandidatur eines Albtraums
di Andrea Bachstein
pubblicato in Germania il 13 luglio 2012
Traduzione di Claudia Marruccelli

Nuovo scompiglio nel paese da parte dell’ex premier Silvio Berlusconi che va sbandierando in giro una sua nuova candidatura alle elezioni politiche. Con le sue critiche al governo Monti e [l’auspicio di] una possibile uscita dall’euro ha davvero colpito i suoi sostenitori. L’Europa deve dare presto un chiaro segnale all’Italia.


L’Europa sembrava essersi liberata finalmente dallo spauracchio, [dopo] che l’imbarazzante premier italiano era stato costretto ad un addio definitivo – ma ecco che  getta nuovamente lo scompiglio in Italia: Silvio Berlusconi non ci sta più a recitare un ruolo secondario, vuole tornare da protagonista sulla scena politica. In occasione delle prossime elezioni politiche ha deciso di candidarsi per la sesta volta come futuro presidente del consiglio. L’idea, che potrebbe vincere ancora una volta fa venire i brividi – sia alla maggior parte degli italiani che ai premier degli stati dell’UE.
Tuttavia è meglio non agitarsi troppo per ora. Berlusconi in passato ha fatto spesso molti annunci, ma ben pochi di essi sono andati in porto. Solo poche settimane fa aveva deciso categoricamente di non volersi più candidare a premier. E possono succedere ancora molte cose, prima che in Italia si torni a votare, presumibilmente la prossima primavera.

Attualmente non si sa ancora in quali circostanze, con quale legge elettorale si andrà al voto e come procederà la campagna elettorale. E anche se Berlusconi e il suo PdL ottenessero quel 30 per cento di voti, che i sondaggi prevedono oggi, non è detto che sia certa la maggioranza al governo.

Sicuramente Berlusconi, ormai alla soglia dei 76 anni, vuole fare onore ancora una volta alla sua fama, all'altezza di ogni sorpresa. Tuttavia l’annuncio di un suo ritorno in campo sembra più un atto disperato, visto che attualmente il suo PdL non naviga proprio in buone acque. Poichè non è che gli italiani siano stati colpiti da un’amnesia collettiva e non si ricordano più della vergognosa  politica ad personam, della stasi economica e del fallimento di Berlusconi nei confronti del deficit pubblico e della crisi dell’euro.

Chi soffre di problemi di memoria è proprio Berlusconi.  Il capo di governo Mario Monti, alle prese con l’eredità di Berlusconi, ha recentemente ricordato, come l’ex premier solo otto mesi fa in occasione del vertice europeo a Cannes isolato e messo al bando, era considerato un inattendibile sputasentenze, costretto a rimediare continuamente alle sue trovate. All’epoca aveva dichiarato a gran voce che lui non vedeva crisi in Italia e che i ristoranti erano pieni di gente. Se la politica italiana dovesse ripiombare a questi livelli, sarebbe un vero incubo.

Poco dopo il vertice di Cannes Berlusconi era statoeliminato, sollevato dagli incarichi in Europa e nei mercati. Possiamo certo immaginare come potrebbero reagire questi ultimi  al ritorno di Berlusconi, ora che la crisi dell’Euro è al suo culmine e la solvibilità dell’Italia sta precipitando a picco. Il futuro candidato vagheggia di un'uscita dall’euro e si abbandona a rimproveri nei confronti di Monti e dell’Europa. Questo incontra il favore dei suoi più fedeli sostenitori. Per non  [rischiare] di vederli aumentare, sarebbe cosa buona e giusta, che il resto dell’Europa inviasse adesso un chiaro segnale all’Italia, che con Berlusconi potrebbe nuovamente  ritrovarsi sull’orlo dell’abisso.

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