15 novembre, 2012

Monti scarica le responsabilità sull’Europa

Monti Schiebt Verantwortung nach Europa ab

di Floria Eder
Pubblicato in Germania il 3 novembre 2012
Traduzione di Claudia Marruccelli per Italia Dall'Estero

Il Presidente del Consiglio italiano affronta molte riforme. Ma i suoi oppositori definiscono "inutile" la sua manovra finanziaria, perché non riduce la spesa. Eppure gli italiani amano il loro premier, che ha ridato lustro alla reputazione del paese.

Il premier mario Monti al WEF di Roma

  
La lesa Maestà è un reato grave, e Tito Boeri se ne vanta. "E' un grande onore per me", scherza l'economista, scuotendo il ciuffo di capelli grigi. Se la gode, del fatto che il Primo Ministro italiano gli abbia risparmiato la fatica di doversi presentare. Mario Monti aveva recentemente sfruttato la platea di una conferenza del World Economic Forum (WEF) di Roma, per accusare pubblicamente l’ignoranza di Boeri, un accademico progressista e grande oppositore di Monti. Boeri è "un amico" ma forse bisognerebbe dire che "non ha capito niente", niente del lavoro di riforma di Monti, niente delle difficoltà che deve superare per portare avanti l'Italia. Boeri aveva criticato il Primo Ministro in un tweet: non dovrebbe occuparsi di sondaggi di opinione.

Tito Boeri


"Non deve preoccuparsi della sua immagine"«Invece di fare tante chiacchiere dovrebbe fare qualcosa di concreto", dice ora Boeri. Il Presidente del Consiglio non è stato eletto e non intende scendere in competizione alle elezioni del prossimo anno. L'uomo tiene le redini di un governo di emergenza - non per tener d’occhio i sondaggi, ma per salvare il paese. "Monti non dovrebbe tanto preoccuparsi della sua immagine." Monti è un abile oratore. Preciso, chiaro, con senso dell’umorismo asciutto - come per esempio quando pontifica sulla Germania, dove l’"economia è ancora una branca della filosofia morale”. In due pagine sono stati riassunti i traguardi raggiunti quest’anno: riduzione della burocrazia, riforma delle pensioni e del mercato del lavoro, risanamento di bilancio, leggi anti-corruzione.

Ann Mettler


Elogio da parte degli economisti europei"E’ stupefacente che Monti sia riuscito portare a termine in pochi mesi molto di ciò che per anni non era stato mai affrontato", dice Ann Mettler, capo del Denkfabrik Lisbon Council di Bruxelles. Ma mentre la riforma delle pensioni, il primo grande progetto del governo Monti, ha incontrato grande approvazione da parte degli economisti, gli esperti non sono soddisfatti del resto della lista. Il pacchetto di austerità, che ha presentato un paio di settimane fa ed è stato più volte modificato, Boeri lo definisce "inutile". I colleghi lo descrivono come deludente - perché non prevede tagli della spesa pubblica e non allevia il bilancio statale. Inoltre dipende dalla posizione dell’Italia in Europa. La più grande economia tra i paesi in crisi ha accumulato, in rapporto al prodotto interno lordo, la montagna di debiti più grande dopo quella della Grecia.

Jennifer Blanke


Il 2013 è un anno crucialeAnche se il debito si è ridotto, Monti ha iniziato con entusiasmo anche se la matassa in cui è avvolta la politica sembra sciogliersi pian piano, come per esempio in molte gravi vicende scoperte quest’anno circa l’appropriazione indebita dei partiti sui finanziamenti pubblici, a lungo termine non è certo che l'Italia arrivi a una svolta. Il 2013 come "spartiacque per la politica italiana", così lo ha definito l’analista Jürgen Michels. "L'Italia ha compiti per casa che bastano almeno per il prossimo governo, e quello successivo ancora", ha detto l'economista del WEF Jennifer Blanke. La prossima settimana ricorre l’anniversario della nomina del professore emerito ed ex commissario europeo Mario Monti a senatore a vita. Pochi giorni dopo, cadde il governo di Silvio Berlusconi. Monti, nuovo primo ministro italiano dovrebbe tornare a essere se stesso e, infine, occuparsi di ciò che in precedenza aveva causato il debito, ciò che era stato tralasciato o soppresso.

Classifica 2012 WEF


Monti è in grado di dimostrare i primi successi
Vuole ridurre non solo il debito, ma anche rafforzare la competitività in Italia. Nella classifica del WEF, il paese nel 2012 è salito di cinque posizioni fino al 43° posto. L'elenco si basa su fatti concreti, Monti dice, "ma anche l’apparenza conta." L’idea di non essere capito, così dice la gente del suo ambiente, non lo sfiora. Monti considera il non voler capire, da non confondersi con la mancanza d’intelletto, un segno di mancanza di volontà. E’ più compiaciuto del fatto che gli italiani hanno fiducia più in lui che nei litigiosi partiti. I risultati dei sondaggi lo dimostrano, dice Monti. Per lui, non conta solo il successo sul merito, ma anche la percezione che ne ha la gente. Su questo il primo ministro basa la sua politica – finora con grande successo. "E’ un uomo capace di instaurare buone pubbliche relazioni. Forse il migliore nel governo" dice un diplomatico dell’UE sia con ammirazione che con preoccupazione.



L'ex commissario può farsi strada nell'Unione europea
Monti nel mese di giugno ha fatto approvare un decreto UE che concretizza la sua convinzione che gli alti spread dei tassi di interesse, che il suo paese deve offrire agli investitori, non è un problema solo italiano, ma europeo. E’ vero che "il paese non ha completato i compiti a casa", dice, "ma è altrettanto vero che è stato anche a causa della perdita di fiducia nell'euro". I paesi al vertice hanno concesso una nuova apertura per i fondi europei - condizioni meno difficili di quelli che hanno dovuto accettare la Grecia, il Portogallo e l’Irlanda. "Il percorso tra responsabilità individuale e collettiva è stato per la prima volta chiaramente dimostrato ", dice.

Andrea Illy


Elogio dell’ imprenditore del caffè Illy
Questo è ben visto in Italia dalle classi più elevate, che elogiano il Premier. Andrea Illy per esempio, leader della torrefazione torinese vede però ancora alcune carenze, strutture troppo antiquate, un’inversione di marcia ancora insufficiente. Eppure, apprezza che Monti abbia restituito splendore all'immagine dell’Italia in Europa dopo che il suo predecessore Silvio Berlusconi l’aveva ridotta quasi a una barzelletta. "Ricordiamoci da dove siamo partiti", dice Illy. Questo bonus, però, sta lentamente scadendo - proprio perché la stella di Berlusconi sta tramontando. Condannato al carcere in primo grado e delicatamente spinto ai margini dal suo stesso partito, Berlusconi per la prima volta è andato in vacanza. Abbastanza lontano, in Kenya.


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