Berlusconis Kalkül
di Andres Wysling
Pubblicato in Svizzera il 29 gennaio 2013
Traduzione di Claudia Marruccelli
A caccia di voti, tessendo le lodi delle «buone azioni» di Mussolini
Silvio Berlusconi fa ancora notizia. Si è fidanzato con una donna giovane, va a fare salotto nei talk show, tesse le lodi l’ex dittatore Mussolini. Le sue uscite a volte sono divertenti, a volte imbarazzanti. La stampa italiana unanime ha trovato imbarazzante la sua frase su Mussolini, "ha fatto anche molte cose buone” , tranne naturalmente i media dell'Impero di Berlusconi.
Potremmo liquidare la lode a Mussolini come chiacchiere di un vecchio nostalgico. Tuttavia, capitano nel bel mezzo della campagna elettorale, in maniera quasi del tutto involontaria. Il già primo Ministro Berlusconi, assieme al suo partito Popolo della Libertà, alleati compresi, aspira nuovamente al governo, per manovrare ancora il destino dell'Italia. Ecco che si pone la questione se Italia debba e possa affrancarsi dalla natura fascista.
La situazione dell’Italia rispetto al suo passato fascista appare un po' trascurata. Nel paese ci sono in giro ancora statue di Mussolini e immagini scolpite nel marmo esposte su edifici pubblici che rappresentano un’Italia dai confini estremamente vasti. Un’esaltazione del passato di tal misura in Germania non si è mai vista. Lassismo e non precisione, il motto.
Politici e partiti che apertamente o in maniera mal celata, simpatizzano per le idee fasciste, vengono tranquillamente eletti in Italia, ricoprendo un non trascurabile peso politico. Berlusconi stesso ha fatto spesso comunella con questi ambienti, incrementando ancor più la loro influenza. Ancor oggi in campagna elettorale stringe sodalizi con le forze fasciste e xenofobe .
Tuttavia, Berlusconi durante il suo governo non ha dato vita ad alcun a corrente fascista, non si è nemmeno mostrato ardente sostenitore degli ideali fascisti - non avendo probabilmente alcun ideale. Ma lui è un maestro dei calcoli opportunistici di potere e dell’istinto politico, sa come attorniarsi di persone, con quali argomenti e con quali strategie attirarle.
A quanto pare, Berlusconi ritiene che sia giunto il momento di ricordare ai potenziali elettori della estrema destra le «cose buone» del regime di Mussolini. Probabilmente è arrivato alla conclusione che di fronte alla recessione e al calo di benessere sociale, possa sussistere una nostalgia per un ordine nuovo e nuovi leader. Ci sono montagne di rifiuti da rimuovere, paludi di corruzione da bonificare, la crisi del debito da superare.
Tuttavia, questi abusi sono nati proprio sotto il governo Berlusconi, e persistono ancora, quindi possiamo proprio escludere che proprio lui riesca a fare bella mostra di se in qualità di salvatore estremo/nell’emergenza.
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