„Es schmerzt, belächelt zu werden“
pubblicato in Germania il 26 febbraio 2013
Traduzione di Claudia Marruccelli
Gli italiani non hanno eletto Beppe Grillo per ripicca e nemmeno provano sentimenti ostili verso la Germania, questo è il parere della scrittrice e giornalista Petra Reski intervistata da Enrico Ippolito
Taz: Signora Reski, che ruolo ha avuto la politica tedesca nelle elezioni italiane?
P.R. :Ha fatto da spaventapasseri. La politica tedesca ovviamente è stata sfruttata sia da Berlusconi che dalla sinistra, tutti hanno tentato di esorcizzare il pericolo germanico. Quello che qui è stato volutamente trascurato, è il fatto che i problemi economici e finanziari, di cui la Germania viene accusata, non sono una conseguenza della politica tedesca, ma naturalmente della politica italiana degli ultimi trent’anni. I tedeschi però hanno fatto di tutto per passare per spaventapasseri.
Lei fa riferimento alle raccomandazioni che la Germania ha rivolto [all’Italia].
Si perchè nessuno si è tirato indietro, a partire da Westerwelle per passare alla Merkel fino a Martin Schulz. I consigli della Germania non sono stati del tutto altruistici.
Gli italiani come hanno percepito questi suggerimenti?
Gli italiani hanno meno sentimenti ostili verso i tedeschi, dei politici, che hanno tentato di invece di sfruttarli. Gli italiani sono perfettamente in grado di comprendere la differenza.
E cosa pensano della Merkel?
Qui stiamo parlando dei media. Ciò che non bisogna mai dimenticare, tuttavia, è che i media non riflettono necessariamente il parere degli italiani. Essi riflettono ciò che i partiti politici italiani vogliono venga portato a conoscenza. Dietro ci sono sempre degli interessi. In Italia il giornalismo indipendente è presente solo su Internet e in un unico quotidiano “Il Fatto Quotidiano”. Quindi, è impossibile scoprire cosa gli italiani davvero pensano, se si dà credito ai media tradizionali. Purtroppo, questo è un grande corto circuito, di cui sono vittima anche molti giornalisti tedeschi.
A Berlusconi questa serie di articoli però hanno fatto molto comodo, giusto?
Assolutamente. Non è stato preso sul serio né dalla Merkel né da Sarkozy. E la cosa non gli è naturalmente andata giù, come del resto anche a molti italiani. Per loro, è molto doloroso sentirsi presi in giro negli ultimi venti anni all'estero. Però spesso sono anche molto autoironici, perché sono anche responsabili. Ma il giornalismo tedesco è fissato su Berlusconi. Molti aspetti della realtà italiana non vengono nemmeno presi in considerazione. E come si può ben vedere ora, un quarto degli italiani comunque non ha scelto né la sinistra, né Berlusconi, ma il Movimento "5stelle", che ha appena salvato la reputazione dell’Italia in queste elezioni
Beppe Grillo è stato scelto per ripicca?
No, non si tratta di una presa di posizione. Combattono affinché, finalmente, qualcosa cambi in Italia. Prima di Berlusconi c’era Andreotti, per sette volte primo ministro, condannato per collusione con la mafia. Poi abbiamo avuto Craxi e gli scandali per corruzione. Insomma, vent’anni fa non stavamo certo meglio.
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