27 febbraio, 2013

„Italia in coma“

Italien Liegt in Koma

di Julia Fiedler
Pubblicato in Germania il 15 febbraio 2013
Traduzione di Claudia Marruccelli
Mafia potente e politici corrotti. Il caporedattore dell’Economist Bill Emmott parla del suo film sull’Italia e del suo amore frustrato.


Zeit Online: Signor Emmott, lei è innamorato?
Bill Emmott: Se vogliamo metterla così, sì. L'Italia è la mia fidanzata.

ZO: Nel suo nuovo film, realizzato insieme alla regista Annalisa Piras, non sembra così innamorato, piuttosto preoccupato e triste.
Emmott: E’ vero. Per questo abbiamo intitolato il film “Girlfriend in a coma”. L'Italia è malata. Il paese è in coma.

ZO: Com’è giunto a questa diagnosi?
Emmott: Il paese è ammalato e la situazione è peggiorata negli ultimi venti anni. Gli italiani non vogliono rendersi conto della grave situazione, ecco il motivo del titolo: è come se l’intero paese fosse in coma.

ZO: Nel suo film cita la „La mala Italia“, cos’è che non va?
Emmott: Molte cose. Nel settore dell’economia ci sono molte barriere, aprire una nuova azienda o espanderla è complicato. I concorsi sono bloccati. Sono poche le imprese straniere che investono in Italia. L’economia italiana è dominata da troppi interessi personali, il clientelismo è troppo diffuso. La mafia ha un potere enorme. I politici sono corrotti.

ZO: Non pensa di esagerare un po‘?
Emmott: Le cose stanno così: chi cerca un lavoro, non importa se tassista, architetto o giornalista, deve conoscere qualcuno che gli dia una mano. Non sono i più capaci che ottengono un posto di lavoro, ma quelli più influenti. Questo riduce la qualità del lavoro. L’Italia si sta allontanando dalla meritocrazia. Non c’è da meravigliarsi se l’anno scorso il paese ha ottenuto la peggiore percentuale di crescita in Europa.

ZO: Cosa dovrebbe succedere?
Emmett: Una soluzione potrebbe essere sicuramente una maggiore liberalizzazione. L’Italia deve decidersi a creare un mercato interno più funzionale. Le trattative commerciali tra l’Italia e i paesi della zona euro sono più snelle di quelle che avvengono all’interno del territorio stesso. Il mercato locale è dominato dalla mafia. Questi limiti devono cadere, per permettere lo sviluppo della creatività e dell’innovazione.

ZO: L’Europa come può essere d’aiuto?
Emmett: Il patto fiscale europeo si basa fondamentalmente su dolorose riforme quali l’aumento delle tasse. Questo è un problema. Invece si dovrebbero fare riforme strutturali che liberalizzino il mercato.

ZO: Lei è inglese, come mai l’Italia l’affascina così?
Emmott: Quando avevo 18 anni sono stato parecchie settimane in giro per l’Italia con dei compagni di scuola. Era la prima volta che lasciavo l’Inghilterra. La storia italiana, la sua cultura e l’arte mi hanno veramente colpito, così come un forte senso della famiglia e della comunità. E’ allora che mi sono innamorato dell’Italia.

ZO: Da allora sono passati 30 anni
Emmet: Per vent’anni avevo dimenticato l’Italia. Sono stato parecchi anni in Giappone. Poi undici anni fa ho iniziato a scrivere sull’Italia per l’Economist e ho riscoperto il mio amore per questo paese. Siamo rimasti scioccati della situazione italiana. Secondo noi Berlusconi è incapace di governare il paese.

ZO: Anche se incapace di governare, ha una grossa abilità nel restare al potere. Sembra immortale, nonostante i suoi sbagli riesce sempre a ritornare.
Emmott:Berlusconi potrebbe essere paragonato a Frank Sinatra. Celebra continuamente il suo ritorno. Si atteggia da superstar, vuole apparire affascinante e giovane. Si fa vedere in giro sempre attorniato da appariscenti donne dello spettacolo. E la cosa strana oltretutto è che molti italiani sono invidiosi di lui. Pensano, che male c’è ad essere così famosi?

ZO: Ma Berlusconi è corrotto, l’anno scorso è stato condannato per frode fiscale e fondi neri. E’ il campione dei corrotti.
Emmott: Il problema in Italia è che la corruzione dilaga in qualsiasi partito. Gli italiani sanno bene che Berlusconi è corrotto. Ma anche un parlamentare di sinistra non è certo migliore. Berlusconi è potente, perché è ricco, dice esattamente ciò che la gente vuole sentirsi dire e riesce a convincerli tutti con le sue televisioni.

ZO: Alla fine della prossima settimana in Italia si vota. La popolarità di Berlusconi secondo i recenti sondaggi è in crescita. Ha qualche probabilità [di vincere]?
Emmett: Tutto può sempre succedere. Ma non penso che riuscirà a vincere. Piuttosto scommetto su un’alleanza tra l’attuale premier Mario Monti e Pier Luigi Bersani con la coalizione di centro sinistra. Questo impedirebbe un eventuale ritorno di Berlusconi come Primo Ministro. Ma non credo proprio che Berlusconi voglia fare il premier.

ZO: Cosa glielo fa pensare?
Emmott: Se Berlusconi ritornasse a fare il premier, i mercati finanziari venderebbero immediatamente i titoli di stato italiani, perché di Berlusconi non ci si può fidare. Lo metterebbero alle strette e dovrebbe attuare delle riforme, che sarebbero dolorose per il paese. Non ne ha alcuna intenzione, perché la sua popolarità ne risentirebbe. Credo che preferisca piuttosto restare all’interno di una salda opposizione e vincere le prossime elezioni.

ZO: Ci sono politici che le ispirano fiducia?
Ememtt: Il presidente della Repubblica italiana Giorgio Napolitano negli ultimi due anni ha sempre ripetuto che l’Italia deve svegliarsi e guardare in faccia la realtà. Anche io sono di questo parere. La popolazione deve fare maggiori pressioni sul governo e costringerlo a fare di più. Solo così si possono realizzare le riforme. Le donne e i giovani italiani, che restano esclusi dal sistema politico italiano, potrebbero giocare un ruolo decisivo. Devono solo crederci nel cambiamento.

ZO: E‘ possibile quindi che la sua fidanzata Italia, si svegli finalmente dal coma?
Emmott: Lo spero proprio ma sono scettico, il cambiamento non è ancora iniziato.







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